Tania Bruguera, 22.853 (Crying Room), 2018–2021
Tania Bruguera, 22.853 (Crying Room), 2018–2021
Veduta della mostra La verità anche a scapito del mondo, a cura di Diego Sileo, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea – Milano, 2021. Courtesy l’artista e PAC Padiglione d’Arte Contemporanea. Foto Lorenzo Palmieri
Autore | Tania Bruguera |
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Titolo | 22,853 (Crying Room) |
Data | 2018 - 2021 |
Tipologia | Installazione |
Materie | Composto lacrimogeno al mentolo di origine organica, spazio espositivo, timbro |
Misure | Variabili |
Sito web | Tate Modern, Tania Bruguera: 10,148,451 PAC - Padiglione d'arte contemporanea, Tania Bruguera. La verità anche a scapito del mondo |
Descrizione | Esposta per la prima volta nel 2018 – a seguito della selezione della Hyundai Commision – Crying Room era parte di una delle tre installazioni proposte per la Tate Modern di Londra. Tema centrale dell’esposizione era lo status dei migranti e il percorso – tanto pratico quanto emozionale – verso una nuova vita in Europa. Crying Room si presenta come un’installazione immersiva all’interno di una stanza apparentemente spoglia da cui esce, attraverso i condotti di areazione, una sostanza lacrimogena. “L’empatia forzata” – come suggerisce Bruguera – serve da collante e stimola l’emozione e il senso di appartenenza a una collettività universale, umana e priva di ideologie separatiste. Bruguera, interessata da sempre a temi quali la migrazione, l’attivismo politico e l’inclusione sociale, propone un’installazione da vivere lentamente da soli o in compagnia di sconosciuti: un nonluogo contemporaneo che può raccogliere riflessione e sensibilità condivisa. Il vuoto della stanza e il pianto forzato servono infatti per creare un distacco dalle immagini dei mass media, tremende ma quasi vuote ormai, perché socialmente accettate. Alla rassegnazione e all’indifferenza, Bruguera cerca di sostituire la consapevolezza pur non appellandosi a nessun repertorio visivo. All’uscita dalla stanza al visitatore viene timbrato il dorso della mano con un numero in continua crescita: il numero dei migranti che hanno viaggiato verso un altro luogo rispetto a quello di appartenenza, compresi coloro che hanno perso la vita nel tentativo di farlo. L’opera è stata esposta anche nel 2021 al PAC di Milano in occasione della mostra personale intitolata La verità anche a scapito del mondo – riferimento a una celebre frase pronunciata da Hannah Arendt nel 1964. Al PAC la stanza, sempre spoglia e tinta di un bianco luminoso, poteva essere vista anche attraverso una lastra di vetro – confine straniante tra il dentro e il fuori. Nel caso della Tate il numero - 10.148.451 – era riferito ai migranti nel mondo; al PAC invece si è fatto riferimento ai migranti del Mediterraneo, 22853. |
Luoghi di esposizione | - La verità anche a scapito del mondo, a cura di D. Sileo, Milano, PAC – Padiglione Arte Contemporanea, 27 novembre 2021 -13 febbraio 2022 - Tania Bruguera: 10,148,451, Londra, Tate Modern, 2 ottobre 2018 – 24 febbraio 2019 |
Bibliografia | - Sileo D. (a cura di), Tania Bruguera. La verità anche a scapito del mondo, Silvana Editoriale, Milano 2022. - Wood. C (a cura di), Tania Bruguera: Hyundai Commission: 4, Tate Publishing, Londra 2019. |
Sitografia | - R. Mead, Tania Bruguera’s Empathy-Inducing Installation, in «The New Yorker», 5 dicembre 2013: Leggi - M. Brown, Migration, menthol and body mass: Tate Modern's new Turbine Hall commission, in «The Guardian», 1 ottobre 2018: Leggi - L’arte è partecipazione. L’opera di Tania Bruguera alla Tate di Londra, in «Artribune», 22 gennaio 2019: Leggi - Tania Bruguera | Hyundai Commission | Tate, Youtube: Guarda - M. Auteri, Tania Bruguera in mostra a Milano: attivismo politico come opera d’arte, in «Artribune», 10 dicembre 2021: Leggi |
Tema | Migrazioni |
Data di compilazione | 2022 |
Autore della scheda | fr |