Conscious Collective, MAXXI, Roma, 2023
Conscious Collective, a cura di Bartolomeo Pietromarchi e Shai Baitel, Roma, MAXXI, 2023
Titolo | Conscious Collective |
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Curatore | Bartolomeo Pietromarchi, Shai Baitel |
Altri curatori | Elena Motisi |
Date | 17/03 – 4/06/2023 |
Luogo | Roma, Italia |
Sede | MAXXI |
Link di riferimento | Pagina web della mostra |
Descrizione | La mostra presenta tre grandi opere, realizzate da tre artisti di generazioni diverse, uniti dalla comune provenienza israeliana e allo stesso tempo dall'essere eredi di radici culturali differenti. Il tema delle molteplici connessioni, che si estendono fino a delineare un universo potenzialmente infinito, innerva i tasselli dell'opera Where I Come From di Tsibi Geva, israeliano di origine ebraica ashkenazita. Come una monumentale rete neurale, il dipinto, significativamente composto come polittico, suggerisce percorsi e deviazioni, incontri e divergenze, al pari di un grande tracciato urbano dalle traiettorie mutevoli. Su un piano onirico e figurativo si sviluppa invece il dipinto Ludmilla, di Maria Saleh Mahameed, di madre ucraina cristiana e padre palestinese ma cresciuta in Israele, che ricompone un mondo immaginario in cui coesistono reminiscenze sovietiche e paesaggi mediorientali, coagulati come poetiche memorie infantili in un racconto dai risvolti sfaccettati. Anche Noa Yekutieli, israeliana da parte di padre e giapponese da parte di madre, ha lavorato sul portato delle due culture d'origine, che si riflette sul piano tecnico e linguistico da un lato, immaginifico dall'altro. Where Se Stand è un'installazione bidimensionale che riprende la pratica artigianale giapponese del taglio della carta per comporre le sagome di finestre che si stagliano come ombre proiettate sulla parete; nella trama del fitto motivo vegetale che decora le vetrate, si scorgono, a uno sguardo ravvicinato, i profili di un paesaggio urbano in rovina, in cui le geometrie delle macerie sembrano confondersi con i petali ornamentali, assemblando uno scenario contraddittorio e conflittuale. L'intreccio di prospettive molteplici, che si condensano nelle esperienze individuali dei tre artisti, apre uno spaccato polimorfo e non lineare sulla nozione di identità, nella quale confluiscono elementi geografici, psicologici, culturali, a delineare vissuti ibridi e in continuo movimento, in cui la scelta di una traiettoria di osservazione entro un territorio dato - in questo caso quello israeliano - si pone come punto di partenza per una narrazione transnazionale e transculturale. |
Artisti | Tsibi Geva, Maria Saleh Mahameed, Noa Yekutieli |
Sitografia | - D. Giammusso, Al Maxxi la Conscious collective d'Israele, in «Ansa», 16 marzo 2023: Leggi - Collective Consciousness, in «Aesthetica Magazine», 16 marzo 2023: Leggi - Maxxi, da domani “Conscious Collective” in collaborazione con Ambasciata Israele, in «AgenziaCult», 16 marzo 2023: Leggi |
Data di compilazione | 2023 |
Autore della scheda | bv |